Curriculum falso scatta il licenziamento | quando è un reato e i rischi
Presentare un curriculum falso può sembrare un modo rapido per migliorare le proprie possibilità di assunzione, ma comporta conseguenze legali e professionali. In alcuni casi, la falsificazione dei dati costituisce un reato, con rischi di licenziamento e sanzioni penali. È importante conoscere i limiti e le implicazioni di questa pratica, per agire sempre con trasparenza e correttezza nel percorso di ricerca lavorativa.
Mentire sul curriculum vitae per farlo apparire più ricco di esperienze lavorative e aumentare le chance di essere assunti può essere molto rischioso. Non si tratta soltanto di una brutta figura, dopo essere stati scoperti dal capo o dall’addetto alle risorse umane, ma anche di un comportamento che non può essere, in alcun modo, scusato o perdonato e che, quindi, porta dritti al licenziamento per giusta causa. Lo ha chiarito il tribunale di Roma con la sentenza n. 10463 di quest’anno. Il caso dell’hostess licenziata per aver scritto bugie nel CV. I fatti sono emblematici e lasciano immediatamente intuire che cosa non bisogna mai fare per ottenere un contratto di lavoro. 🔗 Leggi su Quifinanza.it

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Curriculum falso, scatta il licenziamento: quando è un reato e i rischi.
Mentire nel curriculum può costare il posto di lavoro. Anche se l’assunzione è già avvenuta. Con la sentenza n. 10463 del 20 ottobre 2025, il Tribunale di Roma ha chiarito un principio molto netto: le dichiarazioni false rese in fase preassuntiva possono giustifi - facebook.com facebook
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