Eriksen | Ora il calcio è 90 minuti a tutto gas e dati i giocatori di talento si perdono

Il calcio moderno si svolge in un contesto di alta tecnologia e intensità fisica, dove i dati e la velocità sono elementi fondamentali. Questa evoluzione ha portato a un gioco più rapido e analitico, rischiando di mettere in ombra le qualità dei talenti più autentici. Christian Eriksen, che nel 2021 ha vissuto un’esperienza di grave emergenza, rappresenta la complessità di uno sport in continua trasformazione.

Christian Eriksen il 12 giugno 2021 morì per cinque minuti, con i suoi compagni della Danimarca che in cerchio lo proteggevano dalle telecamere. Collassò in campo. Arresto cardiaco. Ora ha sotto pelle un dispositivo di riattivazione cardiaca, un defibrillatore cardioverter impiantabile, che gli ha permesso di tornare a giocare. Oggi è al Wolfsburg, e intervistato dal Times si dice “pronto e in forma” per la Coppa del Mondo, se la Danimarca supererà i play-off. Nell’intervista Eriksen parla molto di Manchester United ( “la cosa principale allo United è semplicemente la percezione di come devi giocare e di come devi essere come giocatore, perché tutto ciò che fai viene confrontato con chi c’era prima” ). 🔗 Leggi su Ilnapolista.it

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