Perché si discute verso il Giro d’Italia? Il contenzioso tra squadre e organizzatore tra richieste economiche e trasferte

Il dibattito intorno al Giro d’Italia spesso riguarda questioni organizzative, richieste economiche e trasferte. Recentemente, le discussioni si sono intensificate a causa dei contrasti tra squadre e organizzatori, evidenziando le sfide logistiche e finanziarie di questa competizione. Per il 2026, il Giro partirà da Nessebar, in Bulgaria, con le prime tappe che coinvolgono diverse città e presentano caratteristiche diverse, dal percorso per velocisti alle frazioni più impegnative.

Il Giro d’Italia 2026 incomincerà venerdì 8 maggio da Nessebar e le prime tre tappe si snoderanno in Bulgaria: dopo un annunciato arrivo per i velocisti a Burgas e una frazione potenzialmente insidiosa con il traguardo posto a Tarnovo, la terza giornata si animerà lungo i 174 km tra Plovdiv e Sòfia. Dalla capitale ci si trasferirà direttamente a Catanzaro, dove martedì 12 maggio riprenderà la Corsa Rosa per risalire l’intero Stivale. Mancano poco più di quattro mesi all’attesissimo evento ciclistico che catalizza l’attenzione degli appassionati nel cuore della primavera e che interessa anche chi abitualmente non segue le due ruote, ma si è aperto un contenzioso che terrà banco nelle prossime settimane. 🔗 Leggi su Oasport.it

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