Il caso Milano | Un lavoratore su 3 non guadagna abbastanza per viverci Il pubblico impiego in fuga Casa e salute assorbono oltre il 50% dello stipendi

A Milano si guadagna mediamente molto di più di qualsiasi altra città d’Italia, ma questo non basta per garantire una vita migliore a chi lavora nella metropoli. Anzi. Il carovita, legato innanzitutto ai costi abitativi, costringe sempre più lavoratrici e lavoratori ad assumere “comportamenti difensivi”, come vivere nell’hinterland, e aumenta le disuguaglianze. Senza considerare la sempre maggiore scarsità di dipendenti pubblici disposti a svolgere le proprie mansioni nel capoluogo, schiacciati da redditi che crescono con minore intensità rispetto al privato. Insegnanti, poliziotti, medici, perfino magistrati, sono sempre meno inclini ad accettare la seconda città più grande d’Italia come propria destinazione. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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