Mameli cancellato il sì | quella strana storia dell' inno

Se Ludwig van Beethoven avesse aggiunto un sonoro “Ja!” alla fine dell’Inno alla gioia di Friedrich Schille r, la Germania gliel’avrebbe lasciato come tocco d’artista e l’Europa che ha adottato ufficialmente il quarto movimento della Nona Sinfonia probabilmente pure. È altresì vero che Michele Novaro non era Beethoven quando musicò il Canto degli italiani, ed è altrettanto certo che Goffredo Mameli non fosse Schiller. Il compositore, che al Caffè Calosso di Torino si accese di passione nel leggere i versi del giovane poeta patriota datati 10 novembre 1847 e si mise subito al pianoforte per farne un inno risorgimentale, aggiunse quella sillaba come non casuale ritocco, probabilmente per farne l’affermazione della tonalità che all’ultima battuta appariva poco netta e chiara. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it

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