L’assedio come metodo | demolire e spostare

A Gerusalemme Est, le operazioni di demolizione si manifestano attraverso azioni concrete, come lo sgombero di abitazioni a Silwan. Qui, decine di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, mentre ruspe e agenti rappresentano l’unico scenario visibile. Questa realtà evidenzia un metodo di pressione e spostamento che ha impatti immediati sulla vita delle comunità locali, spesso accompagnato da un silenzio che precede le parole.

A Gerusalemme Est la polvere arriva prima delle parole. A Silwan un edificio residenziale viene abbattuto, decine di persone costrette a lasciare casa, ruspe e agenti a fare da cornice. È una scena che sembra periferica rispetto a Gaza e invece la spiega. L’assedio esce dalla Striscia e diventa metodo: demolire, spostare, registrare, revocare. Tutto con moduli, ordinanze, comunicati. Nelle stesse ore, a Gaza, l’emergenza umanitaria viene ricondotta a una questione amministrativa. Medici Senza Frontiere avverte che le nuove regole di registrazione imposte da Israele mettono a rischio la presenza delle Ong dal primo gennaio. 🔗 Leggi su Lanotiziagiornale.it

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© Lanotiziagiornale.it - L’assedio come metodo: demolire e spostare

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