La mamma straniera contro il canto di Natale senza Gesù I nostri figli devono conoscere le tradizioni
Sempre più spesso, le decisioni scolastiche suscitano discussioni tra genitori e istituzioni, soprattutto quando si tratta di tradizioni natalizie. La presenza o meno di simboli religiosi nei festeggiamenti diventa motivo di confronto, rivelando tensioni tra rispetto delle usanze e pluralismo culturale. In questo contesto, emerge il desiderio di preservare le radici e le tradizioni, anche in ambienti educativi sempre più diversi e complessi.

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Emerge con sempre maggiore forza che molte delle decisioni assunte dalle scuole non trovano la concordanza dei genitori, spesso esclusi dal potere decisionale, anche quando si tratta di scuola materna o elementare. L'ultimo esempio lampante arriva da Reggio Emilia e il caso è sempre quello del canto di Natale senza Gesù Bambino, che non ha trovato d'accordo gran parte del Paese ma nemmeno gran parte delle famiglie interessate, stando a quanto emerge dalle testimonianze che si stanno susseguendo. Una di queste l'ha raccolta Il Resto del Carlino, che ha intervistato Natalia Dita, un'infermiera originaria della Moldavia, che vive in Italia ormai da tanti anni e che qui ha scelto di far crescere la propria famiglia. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Il canto natalizio senza ’Gesù’: Chi vive qui accetta le tradizioni. Io, straniera, allibita dalla modifica.
Oggi il Bebè Cafe è stato bilingue . Nel gruppo c'era una mamma straniera di una casa famiglia che parlava pochissimo italiano, era venuta con una accompagnatrice per aiutarla, ma è stato bellissimo vedere come tutte le mamme presenti che parlavano - facebook.com facebook
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