Alberto Stasi il sorriso nell’assedio delle telecamere | Non posso parlare C’è un patto con il giudice

Alberto Stasi si presenta in tribunale a Pavia, disteso e sorridente, accompagnato dai suoi avvocati. Un’immagine che contrasta con il clima di attesa e tensione intorno al suo caso. Mentre le telecamere lo assediano, il suo atteggiamento appare calmo, quasi a voler comunicare qualcosa di più profondo, mantenendo il riserbo sulle sue parole, in un momento cruciale che si avvicina.

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© Ilgiorno.it - Alberto Stasi, il sorriso nell’assedio delle telecamere: “Non posso parlare”. C’è un patto con il giudice

Garlasco (Pavia) – Disteso, sorridente. Alberto Stasi si offre così al suo inaspettato, imprevisto arrivo in tribunale a Pavia, accompagnato dai suoi avvocati, Giada Bocellari e Antonio De Rensis, quando manca un quarto d'ora alle 10. Giaccone scuro, maglione scollato a V, pantalone grigio azzurro, sulle spalle il solito zainetto, quello che lo accompagna ogni mattina quando, da semilibero, esce dal carcere di Bollate  (è stato condannato in via definitiva a 16 anni per il delitto di Chiara Poggi a Garlasco il 13 agosto 2007 ), per avviarsi all'ufficio dove si occupa di contabilità. Quello che si scatena è un assedio che assume da subito l'aspetto di una tonnara. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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