Landini colpito e affossato dal suo ex portavoce | Lui e la Cgil destinati alla marginalità e all’irrilevanza politica
L'ex portavoce della Cgil, Massimo Gibelli, critica duramente Maurizio Landini e la sua gestione, prevedendo una futura marginalità politica per il sindacato. Gibelli, che ha lavorato con sei segretari generali, esprime un forte disaccordo con l'attuale corso della Cgil, dichiarando di non riconoscersi più nella direzione attuale del sindacato.

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“In questa Cgil non mi riconosco più”. Lo dice al Foglio l’ex portavoce Massimo Gibelli, portavoce di ben sei segretari generali della Cgil, da Antonio Pizzinato fino all’ultimo, Maurizio Landini. “Una Cgil – dice Gibelli – che abbandona la centralità del mondo del lavoro per un sociale indistinto e protestatario. Ma così si è destinati alla marginalità come sindacato e all’irrilevanza come partito politico”. Landini colpito e affossato dal suo ex portavoce. Gibelli, messo alla porta nel 2023 da Landini, ha fatto ricorso e alla fine ha firmato un accordo di conciliazione con la Cgil. Al Foglio dice la sua sulla deriva del sindacato a causa della rotta landiniana. Secoloditalia.it
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