Il calo della produttività non interessa a nessuno eppure spiega tutto
Il calo della produttività rappresenta un fenomeno cruciale per l’economia italiana, anche se spesso rimane sottovalutato. Il recente rapporto dell’Istat, pubblicato il 12 dicembre, analizza i dati degli ultimi trent’anni, offrendo uno sguardo approfondito sulle tendenze e le sfide che influenzano la crescita e la competitività del Paese.

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Il 12 dicembre l’Istat ha pubblicato i dati sulla produttività del lavoro italiana, con la serie storica degli ultimi trent’anni. Dopo la discesa del 2,7 per cento nel 2023, nel 2024 la produttività è calata ancora dell’1,9 per cento. Un dato negativo, soprattutto se pensiamo anche all’apporto della mole di soldi del Pnrr che avrebbe dovuto rivoluzionare la nostra economia. Eppure, invece che titolare il suo comunicato “Produttività ancora in calo.”, l’Istituto di statistica ha scelto stranamente un ben più positivo “Nel 2024 meno accentuato il calo della produttività del lavoro .”. In ogni caso, al di là delle scelte stilistiche dell’Istat, di questo segno meno si è parlato pochissimo, nonostante sia uno degli indicatori principali che spiegano la debolezza della nostra economia e dei nostri salari. Linkiesta.it
MelonomicsIl calo della produttività non interessa a nessuno - Un dato negativo, di cui non si parla: nonostante i posti di lavoro crescano, non si genera ricchezza. linkiesta.it
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