La pubblicità si affaccia anche nella AI Il caso smentito di Gemini e quello di ChatGPT Le leggi? Sono già obsolete

L'integrazione della pubblicità nell'intelligenza artificiale sta suscitando attenzione, tra rumors su Gemini di Google e l'uso di ChatGPT. Le normative attuali sembrano già superate, mentre nel 2026 si prevede un'ulteriore espansione pubblicitaria negli strumenti AI, aprendo nuove sfide e opportunità nel settore.

Nel 2026, la pubblicità potrebbe sbarcare su Gemini, il sistema d’intelligenza artificiale di Google (Alphabet). O almeno questo è ciò che nelle scorse ore è circolato online a partire da un’esclusiva (subito smentita) della testata giornalistica Adweek che citava fonti interne all’azienda. È una prima epifania: vero o falso che sia, si inizia a pensare a come saranno inglobate le pubblicità nei sistemi di ricerca con l’Ai e il rischio che gli utenti non riescano a distinguere tra oggettività, induzione all’acquisto e spot inizia a essere concreto. Le l tema, però, ad oggi sono molto carenti. Il caso Google. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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