Perché l’espulsione dell’Imam di Torino per il suo dissenso contro il genocidio a Gaza non è un caso isolato

Mohamed Shahin, imam della moschea Omar Ibn Al Khattab di via Saluzzo a Torino, è stato prelevato e trasferito in un Centro di permanenza per il rimpatrio. Il provvedimento arriva settimane dopo le sue parole pronunciate durante una manifestazione pro Palestina del 9 ottobre, quando aveva definito l’attacco del 7 ottobre 2023 come una reazione ad anni di occupazione. Una dichiarazione che rientra nel campo della libertà di espressione politica – piaccia o no – è bastata per trasformarlo nel bersaglio di un’operazione mediatica e istituzionale culminata nella revoca del suo permesso di soggiorno di lungo periodo e in un ordine di espulsione. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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