La narrazione a senso unico
L'accordo di pace proposto da Trump pone una grande «questione esistenziale» al movimento che ha invaso le piazze del mondo chiedendo ad Israele la fine dell'«operazione Gaza». Condiviso da Netanyahu, dal Qatar e da altri Paesi arabi, all'accordo infatti manca solo il sì di Hamas: di conseguenza se, fino a ieri, era sacrosanta ogni protesta verso Israele perché interrompesse bombardamenti e massacri, oggi la massima pressione va indirizzata alla fazione palestinese. Da ieri la vita di ogni abitante di Gaza non dipende più da Tel Aviv ma da Hamas. Ecco allora il punto: se credono davvero nella pace, Landini, Schlein, Conte e tutti i soggetti mobilitati a «difesa dell'umanità», dovrebbero tornare tempestivamente in piazza con un solo grande striscione: «Hamas, firma!». 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Martedì, a Pisa è successo qualcosa che i media hanno già trasformato in slogan da prima pagina: “blitz”, “aggressione”, “violenza”. Una narrazione a senso unico, costruita per demonizzare studenti e studentesse che hanno deciso di alzare la voce contro il g - facebook.com Vai su Facebook
La narrazione a senso unico - L'accordo di pace proposto da Trump pone una grande «questione esistenziale» al movimento che ha invaso le piazze del mondo chiedendo ad Israele la fine dell'«operazione Gaza». Lo riporta msn.com
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