Conte apre il nuovo cantiere M5S: partecipazione, giovani e agenda 2027 al centro
All’indomani della larga vittoria in Campania del candidato M5S Roberto Fico, ottenuta anche grazie alla compattezza della coalizione progressista, Giuseppe Conte sceglie di non lasciarsi trascinare dall’entusiasmo e traccia una rotta autonoma. Prima di sedersi al tavolo con le altre forze per definire il programma dell’area alternativa a Giorgia Meloni in vista delle politiche del 2027, il leader del Movimento vuole ascoltare la base e coinvolgere la comunità nella definizione delle priorità da inserire nell’agenda condivisa.
Nasce così il nuovo cantiere M5S, un percorso di confronto che non interrompe il dialogo per un campo progressista ampio, ma lo rimanda a quando sarà possibile individuare una visione più nitida. L’obiettivo dichiarato è recuperare quella parte consistente di cittadini che oggi sceglie di non votare, anche nei territori dove il Movimento ottiene risultati molto forti.
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“Il Movimento non è nato per accontentarsi o per garantirsi pratiche di potere. La nostra rivoluzione nasce per favorire la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita politica. È il momento di costruire un programma capace di far rialzare l’Italia”, scrive Conte sui social. A distanza di un anno dall’Assemblea costituente, annuncia una sorta di “Nova 2.0”, un processo di ascolto che darà forma a un programma di cambiamento, con proposte forti per i giovani, per l’Italia e per l’Europa.
Conte spiega che ciò che emergerà dal percorso sarà poi portato al confronto con le altre forze del campo progressista, ma senza accettare compromessi al ribasso o accordi chiusi tra dirigenti. Il nuovo programma dovrà nascere dal contributo dei cittadini, dalle istanze dal basso e dal coinvolgimento della società civile.
Secondo quanto trapela dal Movimento, la fase operativa del cantiere dovrebbe prendere forma all’inizio del nuovo anno. Fino ad allora, la priorità resta la battaglia sulla legge di bilancio, ritenuta dagli esponenti M5S insufficiente ad aiutare cittadini e imprese, oggi in forte difficoltà.
“Potrei accontentarmi della schiacciante vittoria di ieri, con Fico avanti di 25 punti su un esponente di primo piano del Governo Meloni”, afferma Conte. “Ma non posso ignorare che molte persone non si sentono coinvolte dalla politica e non vanno a votare. Il Movimento esiste per contrastare l’autoreferenzialità del sistema e ampliarne la partecipazione”.
Nel suo messaggio, Conte richiama i nodi principali del Paese: stipendi fermi, povertà ai massimi storici, tagli alla scuola, rinunce alle cure, insicurezza nelle città, crescita zero e prospettive europee poco favorevoli. Critica anche la scelta di investire miliardi in spese militari, “ipotecando il futuro dei ragazzi”.
Il leader rivendica i metodi innovativi di partecipazione sperimentati con il M5S, ricordando l’esperienza di Nova, che coinvolse iscritti, esperti e società civile. Ora quello stesso metodo sarà replicato per costruire un programma che parta dal basso e permetta a ciascuno di contribuire alle scelte.
“Apriamo il cantiere di un nuovo programma di forte cambiamento. Le proposte che nasceranno da questo percorso saranno la base del confronto con le altre forze progressiste per dare al Paese un nuovo programma di governo”. Conte sottolinea come questo lavoro debba rispondere ai bisogni reali di cittadini, famiglie e imprese, con l’ambizione di incidere concretamente sulla società.
Ricorda infine che l’Italia “merita molto di più” e che il Movimento ha già dimostrato di poter ottenere risultati importanti anche quando parte isolato, se guidato da una visione chiara e da una forte determinazione. La chiave, ribadisce, sarà la partecipazione, l’ascolto e il coraggio di prendere decisioni incisive.