Corona rilancia la sfida dopo la querela di De Laurentiis: Vediamocela a duello
A È sempre Cartabianca Mauro Corona torna sulla querela ricevuta da Aurelio De Laurentiis, riaccendendo una vicenda che risale al periodo del Covid. Lo scrittore e scultore era stato denunciato dal presidente del Napoli per alcune dichiarazioni rilasciate quando il patron, pur febbricitante, partecipò a un’assemblea della Lega.
Nel corso della trasmissione di Rete4 condotta da Bianca Berlinguer, una troupe ha raggiunto De Laurentiis chiedendogli un gesto di “clemenza” nei confronti di Corona. Il presidente ha scelto di non rispondere, mantenendo il silenzio di fronte alle domande.
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Dopo aver visto il servizio, Corona ha commentato con toni diretti: “Un uomo di classe poteva prenderla con spirito. Questo essere un po’ pusillanime…”. Lo scrittore ha ricordato che la querela ormai non può più essere ritirata: “Il processo va avanti. Io non ho 600mila euro, ma anche se li avessi non glieli darei. Voglio andare in carcere. Sono imprudente nel dialogo, ho sempre paura di beccare una querela. Ma sfidiamoci a duello, come nel Medioevo”.
Corona ha poi riflettuto sul clima di timore che, secondo lui, le querele generano: “La paura di ricevere una denuncia spinge a non esprimersi più come un tempo: 600mila euro qua, 600mila là… Non sono Trump o Musk. Se stessi per morire, faremmo una puntata e direi qualsiasi cosa: potrebbero pure arrivare tremila querele”.
Nel corso della puntata è stato ricordato anche che De Laurentiis è stato rinviato a giudizio a Roma per un procedimento relativo ad alcune operazioni di calciomercato. Corona ha commentato senza affondi personali: “Non sono felice di questo inciampo, non godo. Se ci sfidavamo a duello, come un tempo, sì…”.