Caso Garlasco: Nuovi sviluppi sull'inchiesta corruzione, l'avvocato Lovati conferma i 15mila euro in nero

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L’audizione dell’avvocato Massimo Lovati davanti alla procura di Brescia è durata circa quattro ore. Il legale è stato ascoltato dalla pm Claudia Moregola come “persona interessata” nell’indagine sulla presunta corruzione collegata al caso Garlasco.

L’ex difensore di Andrea Sempio, sentito come testimone, ha ribadito quanto dichiarato negli anni precedenti: avrebbe ricevuto circa 15mila euro in nero dalla famiglia Sempio per l’attività svolta insieme agli avvocati Simone Grassi e Federico Soldani. Un incarico condiviso che nel 2017 portò all’archiviazione del 37enne, oggi nuovamente indagato per l’ipotesi di omicidio in concorso di Chiara Poggi.

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Al termine dell’audizione, Lovati — accolto all’esterno del Palazzo di giustizia dal suo avvocato, Fabrizio Gallo — ha riferito di aver compreso che anche gli altri due ex difensori di Sempio avrebbero confermato la sua versione dei fatti.

Lovati ha chiarito inoltre che le consulenze della difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata, erano disponibili a più persone già nel dicembre 2016 e largamente diffuse dalla stampa.

Per l’ipotesi di corruzione risultano indagati l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, che chiese l’archiviazione poi accolta dal giudice, e Giuseppe Sempio, padre di Andrea, indicati rispettivamente come presunto corrotto e presunto corruttore.