Uomo ferito dal corno di una capra: interventi complessi al Policlinico di Messina
È tornato a casa da alcuni giorni l’uomo rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito in pieno volto dal corno di una capra. Il violento impatto aveva provocato la perforazione del bulbo oculare e lo sfondamento della base cranica, rendendo necessario un intervento medico immediato e altamente specialistico.
Trasportato al Policlinico universitario di Messina, il paziente è stato sottoposto a un primo delicato intervento multidisciplinare. Per la parte neurochirurgica sono intervenuti Nino Germanò e Giovanni Raffa, mentre l’équipe oftalmologica era composta da Alessandro Meduri e Felicia Ferreri.
Leggi anche Messina, ciclista travolto e ucciso da un tir: muore a 56 anni Francesco Vita
In un primo momento si è proceduto con un’operazione neurochirurgica per riparare la base cranica danneggiata e ricostruire le membrane che proteggono il cervello. Successivamente l’azione si è concentrata sull’occhio, con una prima operazione in urgenza per ricucire il bulbo perforato, seguita da un secondo intervento a distanza di una settimana.
Dopo aver scongiurato il rischio di infezioni cerebrali, è stato necessario un complesso intervento di ricostruzione della retina, completamente lacerata. L’operazione, durata circa otto ore, ha previsto una vitrectomia con riattacco della retina e l’iniezione di olio di silicone all’interno del bulbo oculare per stabilizzarla.
Il controllo effettuato a una settimana di distanza ha confermato la riuscita degli interventi: la base cranica risulta riparata e la retina è nella posizione corretta. Il paziente ha iniziato gradualmente a recuperare la vista.
“Un esempio di buona sanità – ha sottolineato il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito – che valorizza il lavoro delle unità operative di Neurochirurgia e Oftalmologia del Policlinico. La presenza di professionalità e specialità diverse consente trattamenti salvavita e garantisce risposte immediate in situazioni traumatiche come questa”.