Raid russo sull'Ucraina: blackout a Kiev e vittima un bambino a Zaporizhia

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Un massiccio attacco russo ha colpito l’Ucraina nella notte del 10 ottobre, con lanci di droni e missili diretti contro le principali infrastrutture energetiche del Paese. L’ondata di raid ha provocato un grave blackout nella capitale Kiev e la morte di un bambino nella città meridionale di Zaporizhia.

Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, le prime esplosioni sono state udite intorno alle 2:30 ora locale, causate da missili balistici lanciati da terra durante l’attacco contro la capitale. Un’ulteriore serie di esplosioni è stata segnalata un’ora più tardi, attorno alle 3:30.

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«Dalle esplosioni appena avvenute, è in corso un attacco missilistico balistico. I missili arrivano uno dopo l’altro, la difesa aerea è attiva», ha dichiarato alle 2:41 il capo dell’Amministrazione militare di Kiev, Tymur Tkachenko, confermando la gravità della situazione.

Nella capitale, otto persone sono state ricoverate in ospedale, ha riferito il sindaco Vitali Klitschko. «La riva sinistra è senza elettricità. Ci sono anche problemi con la rete idrica», ha aggiunto il primo cittadino, evidenziando i danni estesi alle infrastrutture urbane.