Napoli, finto cieco per vent'anni: truffa da oltre 120mila euro, arrestati marito e moglie

Per vent’anni si è finto cieco assoluto per ottenere la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento. Poi ha tentato di confermare il falso status presentando nuova documentazione medica contraffatta. È finito così ai domiciliari insieme alla moglie un uomo di Castellammare di Stabia, al termine di un’indagine condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata e coordinata dalla Procura.
Secondo quanto emerso, la coppia è accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato e di falso ideologico in atti pubblici, per aver indotto in errore medici di strutture sanitarie pubbliche al fine di ottenere indebiti benefici economici. L’uomo era stato riconosciuto cieco assoluto pur essendo in realtà soltanto ipovedente.
Leggi anche Napoli, 35enne muore dopo essere stato colpito con il taser
Le indagini hanno preso avvio dopo un sequestro preventivo per equivalente di 124.794,05 euro, disposto circa un anno fa nei confronti dei coniugi. Già allora era emerso che il presunto cieco conduceva una vita perfettamente autonoma, senza bisogno di assistenza.
I finanzieri lo hanno filmato mentre si muoveva con sicurezza in luoghi pubblici affollati, si orientava senza esitazioni anche in spazi sconosciuti e svolgeva con naturalezza operazioni quotidiane come prelevare al bancomat o ricevere il resto dopo un acquisto, controllando e riponendo il denaro nel portafogli. Tutte azioni, secondo gli inquirenti, incompatibili con una condizione di cecità assoluta.
Nonostante il precedente sequestro, l’uomo e la moglie avrebbero continuato a frodare l’Inps, presentando ulteriore documentazione sanitaria falsa. Grazie a quei certificati, la commissione medica non aveva richiesto ulteriori esami, confermando così la finta invalidità totale.
I filmati raccolti durante le indagini sono stati analizzati da un dirigente dell’Asl Nap