Inghilterra, Sarah Mullally è la prima donna alla guida della Chiesa anglicana in 500 anni

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Per la prima volta in cinque secoli, la Chiesa d’Inghilterra ha scelto una donna come guida spirituale. Si tratta di Sarah Mullally, 63 anni, che assume il ruolo di nuova arcivescova di Canterbury e primate della comunità anglicana, che conta oltre 85 milioni di fedeli in tutto il mondo. La Chiesa, fondata da Enrico VIII nel XVI secolo dopo la rottura con Roma, non aveva mai avuto una donna al vertice.

Prima di intraprendere il cammino religioso, Mullally ha costruito una brillante carriera come infermiera, arrivando a ricoprire incarichi di rilievo nel sistema sanitario britannico. Ordinata pastora a 40 anni, ha percorso un lungo cammino all’interno della Chiesa di Stato inglese, fino a diventare vescova di Crediton e successivamente vescova di Londra, il più alto incarico femminile nella gerarchia anglicana.

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La sua nomina arriva dopo undici mesi di vacanza alla guida della Chiesa, seguiti alle dimissioni dell’ex primate Justin Welby, che aveva lasciato l’incarico in seguito a uno scandalo legato agli abusi. Durante questo periodo, Mullally ha guidato il progetto “Living in Love and Faith”, che ha portato all’introduzione di preghiere e benedizioni per le coppie omosessuali stabili, segnando un passaggio rilevante nella storia recente dell’anglicanesimo.

La sua nomina è stata accolta positivamente anche dalla comunità cattolica. In un comunicato ufficiale, il cardinale Vincent Nichols, primate cattolico di Inghilterra e Galles, ha espresso apprezzamento per la scelta, sottolineando i “doni personali” e la “lunga esperienza” che la nuova arcivescova porterà nel suo incarico. Nichols ha inoltre assicurato le preghiere e il sostegno della comunità cattolica inglese, auspicando un rafforzamento dei rapporti di amicizia e di missione condivisa tra Chiesa cattolica e Chiesa anglicana.