Recensione EA Sports FC 26

Due anime, una sola ambizione!
EA Sports FC 26 arriva con il chiaro intento di trasformare l’esperienza calcistica annuale in qualcosa di più ramificato e personalizzabile: il claim “The Club is Yours” sintetizza un approccio che mette il giocatore al centro tramite due preset di gameplay distinti, nuove strutture per la carriera e un rinnovato ecosistema FUT. Questa recensione approfondisce gli aspetti pratici e tecnici che sono emerse sul campo durante le nostre sessioni di gioco.
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Gameplay e modalità
Il cuore di EA Sports FC 26 è un gameplay che cerca finalmente di liberarsi da alcuni automatismi del passato per offrire un calcio digitale più autentico e, allo stesso tempo, competitivo. La novità più evidente è la distinzione tra due approcci ben definiti: il preset Competitive, ideato per chi gioca soprattutto online, e l’Authentic, che invece punta alla simulazione pura. Questa scelta non è un semplice vezzo, ma cambia davvero il ritmo delle partite: con la modalità competitiva ci si trova davanti a un calcio frenetico, diretto, con passaggi più veloci e meno interventi dell’IA, ideale per le sfide FUT o Clubs; la modalità autentica invece rallenta e amplifica la costruzione della manovra, riducendo la spettacolarità forzata e mettendo in risalto difese più attente al posizionamento, corner realistici e azioni d’area caotiche come spesso accade nelle vere partite. Entrambi i preset condividono comunque un affinamento generale delle meccaniche di base: i dribbling e i movimenti risultano più fluidi e precisi, i portieri leggono meglio le situazioni evitando parate casuali o rimbalzi favorevoli, i passaggi hanno una risposta più immediata e i tiri finalmente restituiscono la sensazione di avere pieno controllo sul timing e sulla scelta della conclusione. Questo lavoro di rifinitura restituisce partite più godibili, meno dipendenti da situazioni imprevedibili e più rispettose delle abilità del giocatore.
Le modalità accompagnano questa visione con rinnovate possibilità: la Carriera Allenatore si arricchisce di Manager Live, un hub che propone sfide e scenari settimanali o mensili capaci di ravvivare i salvataggi a lungo termine, mentre in Carriera Giocatore e Clubs fa il suo debutto il sistema degli Archetypes, che rimpiazza la vecchia crescita con percorsi ispirati a grandi campioni del passato e che donano al calciatore creato una personalità ben definita. Infine c’è FUT, che si conferma la modalità cardine ma con una struttura più dinamica: tornano i tornei a eliminazione diretta, debutta la modalità Gauntlet e viene semplificato l’accesso alle competizioni Rivals e Champions. Le Evoluzioni, infine, ora includono anche i portieri e permettono di mantenere lo stile estetico dei giocatori evoluti. In sostanza, il pacchetto delle modalità appare più ricco e meno ripetitivo, con un’attenzione marcata a rendere l’esperienza continua e variabile nel tempo.
Comparto tecnico
Dal punto di vista tecnico, FC 26 su PlayStation 5 rappresenta il livello qualitativo più alto mai raggiunto dalla serie. Il motore Frostbite mostra i muscoli con modelli poligonali dei calciatori più realistici, dettagli delle divise accurati e un sistema di illuminazione che trasforma gli stadi in palcoscenici vivi, esaltati da effetti atmosferici e dal comportamento del pubblico più credibile rispetto al passato. Guardare un match come un derby o una finale europea significa assistere a una messa in scena che ricalca le produzioni televisive, merito di una regia migliorata e di animazioni che si innestano in modo naturale con la telecronaca.
La fluidità è garantita da un framerate stabile a 60 fps, fondamentale per un titolo che vive di reattività e precisione: ogni comando ha un’immediatezza tangibile, mentre i caricamenti ridotti al minimo grazie all’SSD della console permettono di passare da un menù a una partita in pochi secondi. Sul fronte animazioni si nota un passo avanti significativo: i dribbling, i cambi di direzione e le transizioni tra corsa e tiro sono più organici, eliminando quella rigidità che aveva spesso penalizzato l’impatto visivo. Rimangono ancora alcune situazioni da limare nei contrasti corpo a corpo, dove la fisica produce talvolta scatti poco naturali, ma nel complesso la resa è decisamente più coerente e immersiva.
Il colpo d’occhio restituito da FC 26 su PS5 è quello di una simulazione che non si limita a replicare i volti e le maglie, ma prova a trasmettere l’atmosfera di un vero evento sportivo, riuscendo a immergere il giocatore non solo nel campo, ma nell’esperienza globale di una partita.
Conclusioni
EA Sports FC 26 è, in sostanza, un titolo che sceglie la via della differenziazione per accontentare due grandi categorie di utenza: chi cerca competizione pura e chi desidera una simulazione più fedele e narrativa. Le novità strutturali (preset Competitive/Authentic, Manager Live, Archetypes, Gauntlets in FUT) sono scelte ragionate e spesso efficaci; non rivoluzionano la formula, ma la rendono più flessibile e moderna. Dal lato tecnico PS5 offre la miglior esperienza: frame-rate stabile, ottima resa visiva e caricamenti rapidi. I limiti principali restano collegati a elementi storici della serie: alcune scelte di design restano conservative, la questione microtransazioni in FUT non è scomparsa e, come sempre, l’esperienza definitiva dipenderà dall’impegno di EA nel supportare il gioco con contenuti live e bilanciamenti nel corso della stagione. Quindi ottimo titolo con molti passi avanti ma poche rivoluzioni radicali.
Voto finale: 9 / 10
Pro
- Sistema a due preset che amplia l’offerta e lascia scelta al giocatore.
- Miglioramenti tangibili a dribbling, passaggi e reattività dei portieri.
- Manager Live e Archetypes rendono la Carriera più interessante e personalizzabile.
- Versione PS5 con frame-rate stabile, caricamenti rapidi: esperienza fluida e competitiva.
- Novità in FUT (Gauntlets, evoluzioni portieri, rivisitazione Rivals/Champs) che aumentano la varietà di gioco.
Contro
- Non tutte le animazioni di contatto sono risolte; rimane qualche “scatto” in situazioni concitate.
- Le novità sono per lo più evolutive: chi cercava una rivoluzione totale potrebbe restare deluso.