Praia a Mare, il lido Nisida conquista i napoletani: prezzi accessibili e ospitalità di famiglia

praia mare

La Calabria, con il suo entroterra affascinante e una costa ricca di scenari naturali, continua a sorprendere i turisti. Tra le mete più amate c’è Praia a Mare, gioiello della Riviera dei Cedri, ai piedi del Parco Nazionale del Pollino. Un luogo che unisce natura, cultura e servizi di qualità, attirando ogni anno migliaia di visitatori.

Il litorale di Praia a Mare si distingue per la sabbia scura, i ciottoli e le scogliere suggestive. Le sue acque limpide, premiate più volte con la Bandiera Blu, offrono sicurezza per le famiglie e spazi selvaggi per gli amanti di snorkeling, kayak e SUP. Qui sorge il Lido Nisida, tra i più apprezzati stabilimenti balneari della zona, gestito da oltre quarant’anni dalla famiglia Surace.

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Il titolare Sergio Surace porta avanti l’attività insieme alla moglie Angela e alla sorella Daniela, appassionata di cucina calabrese e punto di riferimento per i clienti che scelgono anche la ristorazione dello stabilimento. La loro filosofia è chiara: mantenere prezzi contenuti per rendere il mare accessibile a tutti.

«La nostra politica commerciale è avere il maggior numero di turisti, offrendo tariffe accessibili anche a chi non può permettersi vacanze costose», spiega Daniela Surace. «Un ombrellone con due sedie sdraio costa 14 euro al giorno, mentre con i lettini si arriva a 22 euro. Prezzi fermi da tre anni, nonostante l’aumento dei costi di gestione».

Secondo i Surace, la chiave per far crescere il turismo in Calabria è una politica di prezzi equi e una maggiore collaborazione tra operatori balneari. Daniela sottolinea: «Non basta lavorare tre mesi l’anno, bisogna fidelizzare i clienti con servizi di qualità e cortesia, perché tornino stagione dopo stagione».

Non mancano le incertezze legate alle concessioni balneari, tema delicato che preoccupa molti gestori. «In Italia – osserva Daniela – si è venduto troppo alle multinazionali. Togliere le concessioni significherebbe colpire famiglie che da generazioni vivono di questo lavoro».

Praia a Mare è diventata negli anni un punto di riferimento soprattutto per i turisti campani. «Oggi accogliamo moltissimi napoletani, ma anche visitatori dalla Basilicata, dalla Puglia e dal Nord Italia», racconta Daniela. «La nostra regione sta vivendo un boom, ma per competere con la Puglia serve più promozione turistica, perché la pubblicità è l’anima del commercio».

Il bilancio della stagione 2025 si chiude positivamente. «Abbiamo lavorato bene grazie alla continuità di clienti che ci seguono da 40 anni. È il frutto di un impegno costante e di una gestione familiare che non si è mai fermata», spiega con orgoglio la famiglia Surace.

La storia del Lido Nisida inizia infatti 40 anni fa, quando Sergio decise di noleggiare moto d’acqua, pedalò e canoe. Con il tempo sono arrivati gli ombrelloni – oggi circa 130 – e un’area ristorazione che propone piatti tipici calabresi, panini, insalate e fresine, arricchendo l’offerta per i clienti.

Il nome “Nisida” è un omaggio a Napoli e alla celebre canzone di Edoardo Bennato L’isola che non c’è. «Ci siamo ispirati a quel titolo perché davanti a noi non c’è l’isola Dino. Abbiamo scelto un nome familiare ai napoletani, per farli sentire a casa anche qui», raccontano i gestori.

Il Lido Nisida di Praia a Mare è così diventato per molti “l’isola che non c’è”, un luogo dove ritrovare accoglienza, semplicità e quel senso di famiglia che fa la differenza in una vacanza al mare.