Greta Thunberg si dimette dal direttivo della Flotilla: tensioni sulla strategia comunicativa e su Gaza

greta thunberg

Greta Thunberg ha lasciato il comitato direttivo della Sumud Flotilla, la missione navale diretta verso Gaza. L’attivista svedese si è trasferita dalla nave "Family", che ospita il comitato organizzatore, alla nave "Alma". La notizia è stata riportata dall’inviato de Il Manifesto, Lorenzo D’Agostino, che ha descritto la scena di Thunberg mentre trascinava la sua valigia lungo la banchina, salutando la nave principale dell’organizzazione.

Sul sito ufficiale della missione il suo nome è stato rimosso dalla lista dei membri del direttivo. Secondo fonti citate dal quotidiano, la decisione sarebbe legata a divergenze sulla strategia di comunicazione: troppa attenzione alle dinamiche interne della flottiglia e non abbastanza al conflitto in Palestina e al tema del genocidio a Gaza.

Leggi anche Donald Trump ironizza su Greta Thunberg: È strana, dovrebbe gestire la rabbia

Thunberg, tuttavia, ha ribadito il suo sostegno alla missione, dichiarando di «credere profondamente nell’obiettivo e nella forza della mobilitazione mondiale per una Palestina libera». Ha aggiunto che continuerà a partecipare all’iniziativa, ma non più con un ruolo nel comitato direttivo bensì come organizzatrice e attivista a bordo.

Gli altri membri del comitato direttivo non hanno voluto commentare, ma secondo quanto riportato da D’Agostino sono state prese misure per modificare l’approccio comunicativo della missione. La sera stessa, il giornalista e influencer Yusuf Omar ha annunciato su Instagram di lasciare la flottiglia per motivi legati alla «strategia comunicativa». Il suo stile sensazionalista, concentrato soprattutto sui volti noti della missione, aveva suscitato malumori tra i partecipanti. La copertura allarmista da lui fornita in occasione di un attacco con droni avrebbe infine inasprito le tensioni interne.