Israele - Hamas e la tregua: Accettate piano - appello dei Paesi con ostaggi a Gaza

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Chiediamo ad Hamas di concludere questo accordo, con cui Israele è pronto a procedere, e di iniziare il processo di liberazione dei nostri cittadini - esortano - Notiamo che questo accordo porterebbe a un immediato cessate il fuoco e alla riabilitazione di Gaza, insieme a garanzie di sicurezza per israeliani e palestinesi, e a opportunità per una pace più duratura a lungo termine e per una soluzione a due Stati.

Israele e Hamas accettino qualsiasi compromesso finale che sia necessario per concludere l'accordo sul cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi, non c'è tempo da perdere, è tempo che la guerra finisca

Attualità - Israele e Hamas "accettino qualsiasi compromesso finale che sia necessario per concludere l'accordo" sul cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi, "non c'è tempo da perdere, è tempo che la guerra finisca". E' quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei leader dei Paesi che hanno propri cittadini prigionieri a Gaza, nella quale si dicono "profondamente preoccupati" per gli ostaggi ed esprimono "pieno sostegno" al piano presentato da Joe Biden la settimane scorsa. "Non c'è tempo da perdere. Chiediamo ad Hamas di concludere questo accordo, con cui Israele è pronto a procedere, e di iniziare il processo di liberazione dei nostri cittadini - esortano - Notiamo che questo accordo porterebbe a un immediato cessate il fuoco e alla riabilitazione di Gaza, insieme a garanzie di sicurezza per israeliani e palestinesi, e a opportunità per una pace più duratura a lungo termine e per una soluzione a due Stati".

 "In questo momento decisivo, chiediamo ai leader di Israele e di Hamas di accettare qualsiasi compromesso finale sia necessario per concludere l'accordo e portare sollievo alle famiglie dei nostri ostaggi, nonché a coloro che si trovano da entrambe le parti in questo terribile conflitto, comprese le popolazioni civili. È ora che la guerra finisca e questo accordo è il punto di partenza necessario", conclude la dichiarazione firmata dai leader di Stati Uniti, Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna, Thailandia e Regno Unito.  

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