150 studenti- ragazzini alla festa delle castagne organizzata dai Fratelli delle Scuole Cristiane di Massa: un successo

studenti ragazzini

È qui la festa della….castagna. Si tratta di un’altra iniziativa della Scuola “San Filippo Neri” i meglio noti Fratelli delle Scola Cristiane di Massa . Baciati da un tiepido sole che sembra preannunciare l’estate di San Martino, tutte le bambine e i bambini della Primaria e dell’Infanzia, oltre 150 ragazzini con i loro insegnanti ed in testa l’infaticabile coordinatore della Scuola: Fratel Alberto hanno trascorso una mattinata indimenticabile. Resi euforici dal fuoco acceso nell’ampio cortile, hanno raccontato gli uni agli altri quanto è stato oggetto del loro studio sul “pianeta castagna” nei giorni precedenti, con filastrocche, dialoghi, leggende lette o inventate da loro, poster, poesie, canti, bans... prima di poter gustare un menu in barba a quello ordinario di tutti i giorni: pasta al forno, salsicce di Adò e caldarroste di Avellino. L’onore di aprire le danze è toccato ai Cavallucci marini e ai Delfini, le due sezioni della scuola dell’Infanzia, animate dalle maestre Eleonora Bonotti, Veronica Di Lauro, Stefania Gianardi e Benedetta Tartarelli.

Intanto hanno allestito dei tavoli pieni zeppi di “lavoretti” simpaticissimi, un vero e proprio bosco di immagini e di colori: foglie, alberi, castagne, porta-castagne, storie come Le tre castagne e La castagna Gelsomina... poi si sono esibiti in semplici ma esilaranti canzoncine, come La castagna dispettosa. A seguire la classe Prima, tutor fr. Alberto Castellani, la quale si è avventurata nel raccontare la storiella di una castagna alquanto scorbutica, che non vuole stare proprio con nessuno e fa dispetti a tutti, anche alla vecchina che la voleva arrostire, ma lei ha preferito farsi... esplodere. Per chiudere gli alunni hanno eseguito il canto Le castagne della cantante Bebe. La Seconda di Tiziana Tenace, sull’onda lunga del VII centenario della morte del sommo poeta, si è cimentata nella composizione di una filastrocca, La castagnata, filastrocca che ha proposto a tutti gli ascoltatori: “È tempo di castagne, passeggiam per le montagne, a cercare i castagneti, oltrepassando i vigneti...”. Quindi è stato il turno della Terza della maestra Rachele Fangano. Gli alunni hanno presentato tutta una serie di ricette da realizzare, con dosi, modalità, tempi puntualmente indicate.

Hanno fatto la loro comparsa il castagnaccio, le lasagnette di castagna, la pattona, le caldarroste, i cian... roba che, prima di pranzo, ha accresciuto l’appetito di tutti i presenti. La Quarta della maestra Chiara Giuntoni si è data agli approfondimenti scientifici presentando le caratteristiche del castagno (nome, età, altezza, conformazione...). Ha messo a nudo le sue malattie: il cinipide galligeno conosciuto come vespa cinese e il marciume bruno causato da un fungo, indicando i rimedi e le cure che al momento sembrano ottenere consistenti risultati: l’antagonista della vespa cinese, il Torymus sinensis, e il trattamento con ozono che blocca lo sviluppo del fungo. La maestra di Quinta, Elisabetta Ferrante, ha sguinzagliato i suoi alla ricerca La castagna nelle Apuane. Sono nate interviste ai nonni che hanno svelato che l’albero del castagno ai loro tempi era denominato “albero del pane” perché era la castagna (e la sua farina) l’alimento base dell’alimentazione.

Sono stati trovati dei detti massesi: ”Passati i Santi, le castagne ad’èn di fanti” e “Quando arriva san Simon, vien con la pertica e col baston”. È stato raccontato il cammino della castagna che dal Caucaso è approdata sull’Appenino e sulle Apuane. É stata declamata la poesia Il vecchio castagno della poetessa locale Marta Alberti. Una visita ad un essiccatoio dovrebbe concludere il loro affascinante viaggio nel mondo della castagna. L’essere scuola bilingue, naturalmente, ha sollecitato la prof. Elisa Calanchi e la madre lingua Denise Woods a produrre traduzioni simultanee da parte di ragazzi di quanto veniva raccontato in lingua italiana. Non sono mancate semplici e simpatiche melodie in lingua inglese, mimate e ballate da tutte le classi. Così la Scuola dell’Infanzia ha eseguito Autumn song, le classi Prima e Seconda It’s Autumn in the woods, la Terza Autumn leaves are falling down, la Quarta ha recitato la poesia Autumn e la Quinta October. Tutto questo in attesa, passato lo tsunami Covid, di poter riprendere la tradizione de La Castagnata per come era stata vissuta negli anni ante Covid, quando la scuola San Filippo Neri era punto di richiamo per un sano divertimento per centinaia e centinaia di famiglie che avevano l’opportunità di trascorrere insieme ai loro figli, alunni, ex alunni e non, una serena e spensierata giornata al gusto di caldarroste, salsicce alla brace e un bicchiere di buon vino. La felice giornata scolastica della castagna è stata prima di tutto un rendere merito al lavoro svolto in ogni singola classe in questo periodo dell’anno che fa dell’autunno lo sfondo integratore delle mattinate e dei pomeriggi scolastici. È stato un... vaccino collettivo contro l’isolamento prodotto dal Corona virus con il quale bisogna convivere rispettando le norme che vengono dettate dall’autorità sanitaria. Ritrovarsi tutti insieme, all’aperto, con il sole che ti accarezza, pur nel rispetto delle regole anti Covid, fa bene e fa star bene.

E, qualora ce ne fosse ancora bisogno, sono stati ribaditi alcuni principi di sana pedagogia e di didattica lasalliana e non solo: protagonista del suo apprendere è il bambino; il sapere nasce dal fare; la realtà offre contenuti più appetibili di alcuni stampati sui testi, il territorio e la cultura locale sono un libro dalle numerose pagine che attendono solo di essere lette; il divertimento facilita l’apprendimento; i propri “vissuti” possono essere disegnati, raccontati, raccolti, scritti... la vita è comunicazione e relazione e la scuola è il luogo privilegiato per allacciare e coltivare rapporti al di là della competizione, in un disteso clima di collaborazione e apprezzamento reciproco. A margine un’informazione: il vino prodotto lo scorso anno, Amore divino, etichettato e imbottigliato dagli alunni è stato venduto tutto. Il ricavato è stato destinato al progetto lasalliano di solidarietà Energia pulita per il Kenia! scuola St. La Salle School-Karameno per la quale è in fase di realizzazione un impianto di biogas dal costo complessivo di 15.000 €, progetto al quale la scuola san Filippo Neri di Massa con questa iniziativa benefica ha inteso dare il suo contributo.

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