Nel 2026 dobbiamo tornare a insegnare una sola cosa | l’empatia

Nel 2026, il nostro compito principale sarà ristabilire l’empatia. In un’Italia in cui sembra mancare la genuinità e il rispetto reciproco, è fondamentale riscoprire l’umanità nelle relazioni quotidiane. Restituire valore all’ascolto sincero e alla cura degli altri rappresenta il primo passo per ricostruire un tessuto sociale più autentico e solidale. Solo valorizzando l’empatia possiamo sperare di ritrovare un senso di comunità e di fiducia condivisa.

In questo Paese non esiste più umanità. Non esiste più chi ti guarda negli occhi con sincerità; chi fa il suo lavoro senza badare ai propri interessi ma solo a quelli della collettività. Non c’è più uno Stato che senti vicino ma hai la sensazione che sia sempre pronto a fregarti, a condannarti, a farti tacere. Uso le parole della scrittrice Mariapia Veladiano: “La più grave disabilità è la mancanza di empatia”. Per me ha ragione da vendere. L’empatia è una competenza sociale che questo Paese rischia di perdere o forse ha già smarrito. Ha vinto la burocrazia. Hanno vinto gli occhi e le mani gelide del funzionario. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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