Il giardino dove è morto Leo ricostruito in 3D Droni e scanner per capire le posizioni delle maestre
Nel giardino dell’asilo di Arezzo, ricostruito in 3D tramite droni e scanner, si indaga sulle circostanze della morte di Leo. Le immagini e i dati raccolti aiutano a comprendere le posizioni delle maestre e a ricostruire gli eventi. Un'analisi accurata per chiarire quanto accaduto, nel rispetto della privacy e della verità. A oggi, le immagini rimangono immobili, davanti al cancello verde, simbolo di un’indagine in corso.
Arezzo, 31 dicembre 2025 – Stanno lì, immobili, davanti al cancello verde dell’asilo. Cercano la verità. Oltre quel cancello il figlio è morto nel giardino dove tutti i bimbi giocano felici. Caterina e Alessandro Ricci sono lì, i volti segnati da un dolore che non ha confini. Parlano con l’avvocato Francesca Molino che per loro segue le fasi dell’inchiesta. La procura ha iscritto nel registro degli indagati cinque maestre. L’accusa: omicidio colposo. Caterina e Alessandro sono lì, a pochi passi dai carabinieri dei Ris di Roma che ispezionano il “boschetto” dove il 12 novembre il piccolo Leo ha smesso di respirare, soffocato dal cappuccio del giubbotto rimasto impigliato al ramo di un alberello didattico. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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