Dalla parte di Giuli governare la patria non è rappresentarsi
Marcello Veneziani ha recentemente criticato la destra al governo, sostenendo che non abbia lasciato un’impronta significativa sulla vita culturale del Paese. Questa discussione evidenzia le sfide e le responsabilità di chi governa, sottolineando l’importanza di un impegno autentico e coerente con i valori e le esigenze della società. Analizzare queste posizioni aiuta a comprendere meglio il ruolo della cultura nel contesto politico attuale.
Negli ultimi giorni Marcello Veneziani ha aperto una polemica frontale contro la destra al governo, accusandola di non aver lasciato alcun segno nella vita culturale del Paese. In un articolo molto commentato, Veneziani ha scritto che “non è cambiato nulla”, che tutto è rimasto com’era “nel bene, nel male e nella mediocrità”, e che la destra, pur avendo conquistato il potere, non ha inciso né sulla Rai né sul clima culturale generale. La critica è netta e riguarda soprattutto il piano simbolico: una destra che governa senza riconoscersi, senza imprimere una propria visione, senza produrre una discontinuità percepibile. 🔗 Leggi su Thesocialpost.it

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Il politologo: «Gli attacchi del ministro a Veneziani I politici sono allergici al dissenso. Giuli stava dall’altra parte, ora si è adeguato. Ma la battaglia per l’egemonia è già persa». - facebook.com facebook
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