Vigorelli inno all’Europa della cultura
Nel panorama culturale italiano, il ricordo di Giancarlo Vigorelli, scomparso vent’anni fa, rimane un patrimonio di riflessione e testimonianza. In un Paese dove la memoria storica si perde spesso tra le pieghe della dimenticanza, la figura di Vigorelli rappresenta un esempio di impegno e passione per la cultura europea, un richiamo alla necessità di valorizzare e preservare il patrimonio intellettuale e culturale condiviso.
Nel Paese che legge poco e dimentica in fretta, dove l’oblio è spesso più rapido della gloria, il nome di Giancarlo Vigorelli scomparso vent’anni fa, il 16 settembre 2005 — rischia oggi di apparire come un sussurro tra polverosi faldoni bibliotecari. E invece dovrebbe essere un grido. Un ammonimento. Un modello. Perché Vigorelli è stato, tra i pochi del Novecento italiano, a pensare la letteratura come fatto europeo e la critica come gesto politico. Critico, saggista, narratore, direttore di riviste, scopritore di talenti, intellettuale militante e raffinato, Vigorelli non ha mai accettato che la cultura fosse un recinto nazionale. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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