Non vado a vedere Zalone ma mi piace a occhi chiusi
Mi piace Zalone a occhi chiusi, anche se non ho intenzione di vedere il suo ultimo film. Come appassionato di cinema che ha smesso di seguire attivamente le novità, preferisco mantenere un rapporto più riflessivo con le opere, senza lasciarmi coinvolgere troppo dal clamore del momento. È un modo per apprezzare il cinema con calma, senza pressioni, mantenendo viva la passione senza dover necessariamente partecipare alle tendenze del momento.
Cinefilo che ha smesso di praticare (ma non di crederci) non ho intenzione di andare a vedere il film del momento. Credo di avere visto, di Checco Zalone, solo Che bella giornata al cinema e Quo vado?, ma in tivù. Forse non ho tutta questa urgenza di farmi ridere, ma sono molto contento che ci sia un attore comico capace di unire un mucchio di italiani tra loro dispari e farli divertire senza rotture di palle. La comicità è questo. Ciò che sta accadendo sui social, ma anche su giornali che si direbbero seri, fa però piangere. Un film italiano, finalmente non prodotto a soldi buttati dello stato, fa incassi d’altri tempi. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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L'uragano Checco Zalone: perché in soli due giorni Buen Camino è già da record; Buen Camino, trionfo al cinema per Checco Zalone: è il miglior esordio mai registrato a Natale; «Buen Camino», esordio da record per il film di Zalone: quasi 6 milioni di incassi; Buen camino di Zalone, i buoni sentimenti che vincono al botteghino.
Non vado a vedere Zalone ma mi piace a occhi chiusi - La commedia di Zalone unisce spettatori diversi, riempie le sale (senza sussidi) e scatena polemiche assurde: per la sinistra è il cinema “sbagliato”, per la destra diventa un trofeo politico, non si ... ilfoglio.it
Perché Checco Zalone non merita molte delle critiche che sta ricevendo - In quattro giorni di programmazione Buen Camino ha portato più di 3 milioni di italiani al cinema, eppure alcuni sembrano voler a tutti i costi demolire quello che in realtà funziona: perché succede? vanityfair.it
Christian De Sica: “Di Zalone amo la scorrettezza. Cinepanettoni? Ne farei ancora” - Ma le faccio un esempio: in una scena di Agatha Christian beccavo Lillo a letto con Paolo Calabresi, si erano addormentati sul divano, e li chiamavo “pederasti”. repubblica.it
"Io al cinema vado a vedere Checco Zalone, di Avatar non me ne frega niente. Checco Zalone resta fortemente scorretto, il politicamente corretto a noi comici ci ha castrato. Ma noi abbiamo anche raccontato l'Italia meglio di tanti film autoriali. Zalone ci va pesa - facebook.com facebook
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