Altro che nazionalizzarla la sanità privata incentiva a curare meglio

L’intervento del senatore Andrea Crisanti sulla nazionalizzazione della sanità privata ha suscitato diverse riflessioni. Tuttavia, molte affermazioni si basano su percezioni distorte o imprecisioni. È importante distinguere tra i sistemi pubblici e privati, valutando criticamente le dinamiche di spesa e gestione. In questo articolo analizzeremo i punti chiave del dibattito, offrendo una visione equilibrata e informata sulla relazione tra sanità pubblica e privata in Italia.

Il senatore Andrea Crisanti ha invocato la «nazionalizzazione» della «sanità privata convenzionata». Le motivazioni sono un frullato di luoghi comuni e imprecisioni, una però merita di essere presa sul serio perché, seppure infondata, riflette un pregiudizio diffuso: «Ogni anno le strutture private si vedono rinnovato automaticamente dalle Regioni l’impegno di spesa, senza gara ed in continuità con l’anno precedente. Questo significa che il nostro Paese, di fatto, ha eliminato il rischio di impresa per le strutture convenzionate». Che non ci siano gare è ovvio: le strutture private non operano in regime concessorio, né sono dei monopoli legali. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

altro che nazionalizzarla la sanit224 privata incentiva a curare meglio

© Linkiesta.it - Altro che nazionalizzarla, la sanità privata incentiva a curare meglio

Leggi anche: A Torino apre il tempio della longevità: "Prevenire è meglio che curare”, fino a 500 euro per la prima visita

Leggi anche: Ex Ilva, Salis in Senato: "Costa più chiuderla che riconvertirla e nazionalizzarla"

Di seguito sono raccolti articoli, fonti e contenuti online collegati alla notizia pubblicata.

La sezione di ricerca permette di esplorare articoli e video collegati alla news.