Michele Mari | La riffa della morte per vivere più intensamente Ma l’ossessione è una trappola

"Il demone del gioco" e la "pietà degli avvoltoi" sono due espressioni che risuonano durante la lettura de I convitati di pietra (Einaudi), il nuovo romanzo di Michele Mari dove, per la classe terza A del liceo classico milanese Berchet, entra un giorno in scena il tema della morte, a partire da un’idea "che non riuscirono mai a stabilire chi l’avesse avuta". Idea che prende rapidamente forma in una diabolica riffa della morte, che penderà sulle loro teste per tutta la vita, a volte definendola ma più spesso distruggendola, tra incidenti, morti violente, ricatti e la cena annuale di classe per la conta dei superstiti e il rilancio del gioco. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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© Quotidiano.net - Michele Mari: "La riffa della morte per vivere più intensamente. Ma l’ossessione è una trappola"

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Michele Mari: La riffa della morte per vivere più intensamente. Ma l’ossessione è una trappola; Un buon romanzo si giudica (anche) dall’onomatopea.

michele mari riffa morteMichele Mari: "La riffa della morte per vivere più intensamente. Ma l’ossessione è una trappola" - Il nuovo romanzo “I convitati di pietra“ ha per protagonisti i membri di una classe di liceo "Una gara che appare mostruosa solo quando è ormai troppo tardi, come spesso capita a tutti". msn.com

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