L’omelia dell’arcivescovo | Chi ha il cuore chiuso non riconosce il Natale
Cari fratelli e sorelle, cari presbiteri, è Natale, “un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio”. Le luci sulle strade, l’albero in piazza, i presepi ricchi di vari personaggi nelle case e nelle chiese, gli incontri tra familiari segnalano il clima di festa del Natale. Ma il Natale è avvenuto nella povertà della famiglia di Nazareth, costretta a far nascere il figlio, il Figlio di Dio in una stalla. E’ la contraddizione tra il nostro Natale e il Natale evangelico. La pagina del libro di Isaia che abbiamo ascoltato ricorda che nel popolo d’Israele l’attesa de Messia era l’attesa di un messaggero di pace e di salvezza, in canti di gioia. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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