Deterrenza senza vittoria L’equilibrio Nato-Russia nel 2025
Nel 2025, la guerra in Ucraina non appare più come una contesa per la vittoria, ma costituisce l’ambiente strutturale entro cui si ridefinisce la sicurezza europea. Secondo numerosi analisti, il conflitto tende a configurarsi sempre più come un contesto regolativo, entro cui Nato e Russia disciplinano i propri comportamenti strategici. Non si combatte per chiudere la guerra, ma per regolarne i margini: il fine non è prevalere, ma impedire che la controparte possa farlo. Questa trasformazione emerge con chiarezza nei movimenti dei protagonisti. Le capitali occidentali dosano l’assistenza militare a Kyiv entro soglie di rischio calcolate – abbastanza per impedire il collasso ucraino, non abbastanza per innescare uno scontro diretto. 🔗 Leggi su Formiche.net

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La MORTALE vittoria strategica dell’Europa sulla Russia con la divisione delle mani
L'apocalittica partita a scacchi fra le superpotenze, cioè fra coloro che si muovono sul piano più elevato della nostra civiltà, si gioca secondo la regola per cui "se uno dei due 'vince', è la fine per entrambi". Il suo scopo "razionale" è la deterrenza, non la vittoria. - facebook.com facebook
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