La più grande espulsione di ricercatori nella storia dell’università I precari | Senza di noi l’ateneo si ferma

Negli ultimi mesi, l’università italiana ha assistito alla più grande espulsione di ricercatori della sua storia. Precari e assegnisti, figure fondamentali per il funzionamento delle istituzioni accademiche, si trovano spesso senza lavoro, mettendo a rischio la qualità della ricerca e dell’insegnamento. La storia di Tommaso, ricercatore di storia ora senza occupazione, rappresenta una realtà diffusa che solleva questioni sul futuro del settore e sulla sostenibilità del sistema universitario.

Tommaso è un ricercatore in storia. O meglio, era. Perché dopo due anni di dottorato e un anno e mezzo di assegno di ricerca, da sei mesi è rimasto a casa. “ Siamo diecimila precari in tutta Italia ad aver perso il lavoro” racconta a ilfattoquotidiano.it parlando de “la più grande espulsione di massa nella storia dell’università italiana”. I dati raccolti dall’assemblea precaria universitaria di Torino sono allarmanti. “Da marzo ad oggi l’Ateneo torinese ha perso 360 posizioni post doc passando da 1083 a 737” racconta Eleonora. Una riduzione di circa un terzo. Non se la passa meglio il Politecnico. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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© Ilfattoquotidiano.it - La più grande espulsione di ricercatori nella storia dell’università. I precari: “Senza di noi, l’ateneo si ferma”

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