Discriminati a Bologna
Discriminazioni e pregiudizi si manifestano spesso in modo sottile e quotidiano. La storia di una giovane israeliana, venuta in Italia per studio, che a Bologna ha incontrato l’amore e si è unita in matrimonio con un ragazzo italiano, evidenzia come le persone possano affrontare sfide invisibili. Raccontare queste esperienze aiuta a comprendere meglio le difficoltà e le sfumature delle relazioni interculturali nel nostro Paese.
C’è una storia piccola, quotidiana, che dice molto più di tanti slogan urlati. È la storia di una ragazza israeliana, una brava ragazza, venuta in Italia per studiare, che a Bologna ha trovato l’amore e ha sposato un ragazzo italiano. Una vita normale, integrata, felice. Ma negli ultimi tempi quella ragazza ha tolto il suo cognome dal campanello di casa. Un cognome che tradisce un’origine ebraica. Non perché abbia ricevuto minacce, non perché sia stata vittima di aggressioni o intimidazioni dirette. Nulla di tutto questo. E proprio qui sta il punto: lo ha fatto “per evitare equivoci”, per non attirare attenzioni indesiderate, per prudenza. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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Let’s talk about migration | Oiza Q. Obasuyi
Progetto Aisha ha partecipato all’evento “Onde in rete – Voce e mediazione contro la violenza”, presso il Centro Interculturale Zonarelli di Bologna: una serata dedicata al confronto tra realtà impegnate nella prevenzione e nel contrasto alla violenza. Nel suo i - facebook.com facebook
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