Volevano 210 miliardi per farli combattere altri due anni Ma potrebbe essere la fine dell’Ucraina
Fare pronostici è sempre un azzardo. Lo sanno bene tutti quelli che, dalle stelle alle stalle, da Mario Draghi a Il Foglio passando per tutti i gradi intermedi, hanno via via pronosticato un colpo di Stato contro Putin, la sconfitta sul campo della Russia, il rapido crollo dell’economia russa e via dicendo. Quindi so bene di rischiare ora che un pronostico voglio azzardarlo anch’io: dei famosi 210 miliardi di beni russi congelati in Europa, che parte della Ue (Germania, Paesi del Nord e dell’Est, la Von der Leyen) voleva trasferire all’Ucraina, sentiremo di nuovo parlare, anche se il Consiglio Europeo ha nei giorni scorsi deciso di lasciarli congelati in banca e destinare all’Ucraina un prestito da 90 miliardi finanziato dal bilancio Ue. 🔗 Leggi su It.insideover.com

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"La decisione del #ConsiglioUe sul finanziamento all' #Ucraina è stata presa, anche se non è quella che #VonDerLeyen e #Merz volevano. La buona notizia è che i 90 miliardi per #Kiev ci sono e l' #Ue ha rimpiazzato gli #Usa di #Trump che da questo punto x.com
Se fosse andata come voleva il cancelliere tedesco Merz, i “porcellini europei”, come li chiama Putin, avrebbero costretto lui, l’aggressore dell’Ucraina a finanziare con i propri capitali sopravvivenza, difesa e resistenza dell’aggredito. Ma il patto da 90 miliardi - facebook.com facebook
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