Credere più nei megaliti che nei presepi Come si è ridotto il clero bolognese

San Petronio, li chiamano megaliti ma a me sembrano coproliti, gli enormi oggetti depositati davanti alla tua basilica in questi giorni. P iù che opere d’arte sembrano opera di colossali elefanti, o dinosauri diarroici. Si potrebbero inserire nel ricco filone escrementizio dell’arte contemporanea: il pisciatoio di Duchamp, la merda d’artista di Manzoni, “Piss Christ” di Serrano, la cloaca di Delvoye, il cesso d’oro di Cattelan. Il fatto che siano colorati e che non puzzino mi rassicura fino a un certo punto. E comunque hanno la volgarità della dimensione, come già in passato certe opere di Christo, l’artista bulgaro, e di Pistoletto, l’artista biellese, che si facevano notare solo per lunghezza e altezza. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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