Come usare casomai spiegato dall’Accademia della Crusca

Tratto dall’Accademia della Crusca Casomai (o caso mai, la grafia separata è stata prevalente fino alla prima metà del Novecento) può avere valore di congiunzione o di avverbio. Come congiunzione significa “nel caso in cui” e regge una subordinata condizionale. Il verbo della subordinata è al congiuntivo e il tempo si accorda a quello della principale: “casomai lo vedessi, te lo saluterei”; “casomai lo avessi visto, te lo avrei salutato”. Come avviene di solito per le condizionali, la subordinata precede la reggente anziché seguirla. Dal punto di vista semantico, come nota Serianni (Serianni 1988, XIV, 166a), rispetto alle condizionali introdotte da se, casomai “accentua il carattere ipotetico-eventuale proprio della condizionale”. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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© Linkiesta.it - Come usare «casomai», spiegato dall’Accademia della Crusca

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