La Ue espropria i beni russi per continuare la guerra
L'Unione Europea ha avviato misure di esproprio dei beni russi come parte delle sue strategie di sanzione e pressione geopolitica. Questa scelta riflette un approccio deciso nel rispondere alle tensioni internazionali, coinvolgendo anche i commissari europei per gli Affari esteri, il cui ruolo si sta affermando in un contesto di crescente complessità globale.
I commissari europei per gli Affari esteri sono sempre state figure irrilevanti nello scenario globale. Pur rappresentando quasi mezzo miliardo di persone e 27 Paesi, tra cui alcune delle principali economie mondiali, il loro parere conta meno di zero. Non parlo di Federica Mogherini, un peso piuma dei rapporti internazionali che solo ora - a causa dell’inchiesta che ha portato al suo fermo giudiziario - è riemersa dal limbo in cui era confinata dopo la fine della sua carriera politica. No, penso anche a Lady Ashton o Josep Borrell, il predecessore dell’attuale commissario Kaja Kallas: di loro, del loro ruolo nelle diverse crisi che si sono succedute, non resta traccia. Laverita.info
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Gli investitori russi stanno avviando la procedura di risoluzione delle controversie tra investitori e Stati (ISDS). Questa procedura è concepita per proteggere i diritti degli investitori dall'espropriazione e dalla nazionalizzazione dei beni da parte degli Stati e, sec - facebook.com facebook

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Esproprio dei beni Russi? Le conseguenze per noi saranno Devastanti!