La parola bollicine è solo l' ultimo sintomo della devirilizzazione

E’ stato lui, lo ha ammesso. Maurizio Zanella, produttore di spumante nel Bresciano, ha confessato di avere inventato l’onnipresente parola “bollicine”. Per la precisione: di avere inaugurato l’uso di questo diminutivo per definire spumanti e champagne. Intervistato dal Corriere ha dichiarato inoltre di essersi pentito. Bene, meglio tardi che mai. Non voglio dare a Zanella, che fra l’altro apprezza il Lambrusco e quindi di vino ne capisce, colpe eccessive: la devirilizzazione non l’ha certamente prodotta lui. PiĂą che una causa, “bollicine” è un effetto. Solo uomini giĂ  parecchio indifferenziati potevano cominciare a utilizzare un diminutivo così vezzoso, così femminile e infantile, non con un bambino ma con un cameriere, al ristorante. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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Sembrano scomparire nel pensiero comune all’ombra del grandissimo fratello maggiore, ma sono davvero tanti gli spumanti d’Oltralpe, tanto da meritare un particolarissimo ... - Se si pronuncia la parola bollicine nella stessa frase con la parola Francia, il pensiero corre immediatamente allo Champagne. Da linkiesta.it

Bollicine nel mondo, è ora di imparare a valorizzare anche le nostre - Negli ultimi dieci anni il consumo di “bollicine” sui mercati mondiali, soprattutto Europeo e Nord Americano, ha visto una forte crescita. Scrive ilsole24ore.com

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