Garlasco, nuove analisi su impronte e Dna: depositate le perizie nella villetta di via Pascoli

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Depositato il lavoro dei periti incaricati dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli sulle impronte e sulle tracce genetiche trovate nella villetta di via Pascoli a Garlasco, scena del delitto in cui il 13 agosto 2007 venne uccisa Chiara Poggi. Intorno alle 14.30 le parti hanno ricevuto una mail firmata dalla genetista Denise Albani, dal dattiloscopista Domenico Marchigiani e dal perito Giovanni Di Censo che conferma il deposito delle relazioni dell’incidente probatorio relativo ad Andrea Sempio, indagato per l’omicidio in concorso.

Durante le udienze e gli incontri tecnici, consulenti e parti hanno potuto valutare progressivamente i risultati. Nessuna delle circa sessanta impronte rilevate è stata attribuita a Sempio e nessuna traccia genetica risultata compatibile con il 37enne. Sulla spazzatura le tracce appartengono alla vittima e una, sull’Estathé, ad Alberto Stasi, l’allora fidanzato di Chiara, condannato in via definitiva a 16 anni come unico autore del delitto.

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Il punto più delicato resta il Dna rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi. Un materiale oggi non più disponibile perché consumato nel 2014 dal perito Francesco De Stefano. Nel corso dell’udienza del 26 settembre, la genetista Albani ha spiegato che si tratta di un “aplotipo parziale misto non consolidato”, cioè una traccia parziale, mista a un altro Dna maschile molto degradato, riconducibile solo a una linea familiare maschile e non a un individuo specifico.

Albani ha chiarito che un aplotipo non permette identificazioni personali: l’unico elemento deducibile è un’eventuale appartenenza familiare. Inoltre, per l’esperta, il dato non è considerabile attendibile, poiché mancano almeno due sessioni analitiche eseguite nelle stesse condizioni che confermino un risultato sovrapponibile.

Per approfondire il dato genetico è stato utilizzato un modello biostatistico, lo stesso software già impiegato dai consulenti della Procura di Pavia e della difesa di Stasi, che ha fornito una percentuale di compatibilità con l’aplotipo Y. Un elemento che le parti dovranno valutare insieme ai concetti di compatibilità, Dna misto, tracciato parziale e risultato non consolidato.

I consulenti di Sempio, di Alberto Stasi e della famiglia Poggi non hanno ancora ricevuto le relazioni: potranno ritirarle in cancelleria da domani, mentre la Procura di Pavia risulta già al lavoro sui nuovi documenti. Le parti potranno presentare le proprie osservazioni fino al 16 dicembre, in vista dell’udienza del 18 dicembre che chiuderà l’incidente probatorio.