Manovra 2025: Via libera Ue e vertice decisivo sulle modifiche entro domani

manovra 2025

È attesa tra oggi e domani la verifica politica sui nodi più delicati della manovra 2025, un passaggio definito come “operazione verità” all’interno della maggioranza. Nel frattempo l’Italia, reduce dal recente rialzo del rating di Moody’s, ha ottenuto l’ok formale della Commissione europea alla Legge di Bilancio.

Secondo quanto emerge, il vertice potrebbe svolgersi già oggi, mercoledì 26 novembre, oppure domani prima della riunione del Consiglio dei ministri. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha indicato come limite la fine della settimana per chiudere l’intesa sulle modifiche più complesse, dai correttivi sulle banche alla disciplina degli affitti brevi. Ogni slittamento rischierebbe di appesantire l’esame in commissione Bilancio al Senato, con la scadenza del 31 dicembre ormai alle porte.

Leggi anche Manovra 2025 – Nuovo esame sugli emendamenti e vertice decisivo della maggioranza

È stata rinviata alle 9 di questa mattina la comunicazione degli emendamenti giudicati inammissibili, attesa ieri. Come spiegato dal relatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, ogni gruppo potrà comunque riformulare nuove proposte per sostituire quelle depennate. Conclusa la verifica sulle ammissibilità dei 414 emendamenti segnalati, si valuterà se inserire ulteriori correttivi “di rilievo” da parte dei relatori o del governo, mantenendo un ruolo centrale del Parlamento.

Il nodo principale resta quello delle coperture, soprattutto nell’ambito di una manovra a saldi invariati che ha ricevuto l’apprezzamento di Bruxelles. Il commissario Ue Valdis Dombrovskis ha sottolineato che gli sforzi dell’Italia per riportare il deficit sotto il 3% del Pil già nel 2024 potrebbero consentire l’uscita dalla procedura per deficit eccessivo in primavera. Rimane però il freno della crescita: la Commissione prevede per quest’anno un modesto +0,4% di Pil, richiamando l’esigenza di rilanciare le riforme strutturali.

Sul fronte dei finanziamenti europei, Dombrovskis ha ricordato che il Pnrr rappresenta ancora una spinta fondamentale per l’economia italiana e che, con l’avvicinarsi della scadenza del meccanismo di ripresa e resilienza, sarà necessario un passaggio graduale verso un impiego più consistente dei fondi di coesione per sostenere gli investimenti pubblici.

Giovedì è atteso il via libera dell’Ue alla revisione del Pnrr, un passaggio che dovrebbe garantire oltre 5 miliardi di euro di risorse aggiuntive utili a rafforzare gli interventi collegati alla Legge di Bilancio.