Ergastolo a Giampiero Gualandi per l'omicidio della vigilessa Sofia Stefani a Bologna
La Corte d’Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pasquale Liccardo, ha condannato all’ergastolo l’ex comandante della polizia locale di Anzola, Giampiero Gualandi, ritenuto responsabile dell’omicidio dell’ex collega 33enne Sofia Stefani. L’imputato era accusato di omicidio volontario aggravato dal legame affettivo; è invece caduta l’aggravante dei futili motivi.
La procuratrice aggiunta Lucia Russo aveva richiesto la pena massima. La difesa, rappresentata dagli avvocati Claudio Benenati e Lorenzo Valgimigli, aveva domandato la riqualificazione del reato in omicidio colposo, sostenendo l’assenza di volontarietà nello sparo.
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All’uscita dall’aula, la madre della vittima, Angela Querzè, ha dichiarato che «quando c’è una sentenza di ergastolo e avvengono fatti come questi, significa che la società ha fallito. Ma per Sofia era giusto avere giustizia. Credo meritasse giustizia e che la sentenza sia giusta».
La decisione è arrivata dopo oltre sette ore di Camera di Consiglio. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni, come previsto dalla procedura.
Sofia Stefani venne uccisa il 16 maggio 2024 all’interno del comando della polizia locale di Anzola, colpita da un proiettile partito dalla pistola d’ordinanza di Gualandi. L’episodio portò immediatamente all’apertura dell’indagine che ha condotto al processo e alla condanna all’ergastolo.