Caso Yara, nuova svolta: consegnati alla difesa i tracciati del Dna raccolto per identificare Ignoto 1
La difesa di Massimo Bossetti ha ottenuto copia completa dei tracciati delle analisi genetiche legate a quella che viene considerata una delle indagini scientifiche più imponenti mai condotte in Italia. L’avvocato Claudio Salvagni ha ritirato in mattinata i dati relativi al profilo genetico di Yara Gambirasio e quelli – in forma anonima – utilizzati per cercare di identificare il misterioso Ignoto 1.
Il materiale fornito comprende un hard disk con migliaia di elettroferogrammi, i grafici ad alta definizione e a colori che rappresentano la sequenza dei Dna raccolti in Val Brembana durante la lunga inchiesta culminata nella condanna all’ergastolo di Bossetti. Si tratta di documenti che il Tribunale definisce “non acquisiti al fascicolo dibattimentale” e dotati del carattere di “potenziale novità della prova”.
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L’elenco del materiale include anche le immagini fotografiche realizzate dal Ris di Parma su tutti i reperti analizzati, oltre alla copia dei tracciati e dei risultati – sempre in forma anonima – delle caratterizzazioni genetiche effettuate negli anni dell’indagine.
“Le stringhe occupano circa settanta pagine, fronte e retro, stampate su fogli A3”, spiega l’avvocato Salvagni all’Adnkronos. Una quantità enorme di dati grezzi che richiederà mesi di studio per uno screening completo, un lavoro dal quale la difesa spera di ricavare elementi utili a sostenere l’innocenza di Bossetti.
Purtroppo non si tratta ancora dell’accesso diretto ai reperti, ma la documentazione ottenuta potrebbe rivelarsi determinante in vista di una possibile richiesta di revisione del processo.