Manovra, pioggia di emendamenti e tensioni su condono edilizio e scioperi nei trasporti

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Dalle proposte sul condono edilizio alle detrazioni per la manutenzione dei sepolcri: anche quest’anno gli emendamenti alla manovra spaziano tra temi molto diversi. Intanto si accende lo scontro sulla norma che imporrebbe ai lavoratori dei trasporti di comunicare in anticipo la propria adesione agli scioperi, con i sindacati che chiedono il ritiro immediato della misura.

Le proposte di modifica presentate sono 5.742, ma solo una piccola quota arriverà alla fase di voto in commissione Bilancio. Gli emendamenti segnalati dai gruppi parlamentari, e quindi considerati prioritari, sono 414: una selezione che di fatto mette da parte oltre il 90% delle richieste. La successiva valutazione di ammissibilità ridurrà ulteriormente il numero.

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Tra i testi depositati emergono anche alcune contraddizioni. Sul fronte della sanatoria edilizia, alla proposta di Fratelli d’Italia di riaprire i termini del condono del 2003 si affiancano due emendamenti che chiedono di aumentare da 50 a 75 milioni le risorse del Fondo per le demolizioni delle opere abusive gestito da Cassa depositi e prestiti.

Per le opposizioni, la riapertura del condono è un segnale rivolto in particolare alla Campania. La segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo su La7, critica la misura sostenendo che penalizzi chi ha sempre rispettato le norme e sollecita invece un piano nazionale per la casa e il ripristino del fondo dedicato al sostegno degli affitti.

Dalla maggioranza arriva una lettura opposta. Il candidato alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, definisce l’emendamento “un atto di giustizia” verso migliaia di famiglie che avrebbero costruito abitazioni per necessità. Ricorda inoltre che la Campania fu l’unica a non applicare pienamente la legge del 2003, lasciando molte domande inevase nonostante il pagamento delle oblazioni.

Cirielli sottolinea che la nuova norma fornirebbe strumenti aggiornati per la riqualificazione urbanistica e per chiarire in modo definitivo quali immobili siano regolarizzabili, escludendo quelli situati in aree a rischio o oggetto di speculazione. Le Regioni dovranno recepire le disposizioni entro 60 giorni.

Nel pacchetto di modifiche a saldi invariati, escluse le risorse parlamentari da 100 milioni, vengono individuate coperture attingendo a vari fondi. Tra queste figura la detrazione del 36% per la manutenzione delle tombe con almeno due feretri o otto urne cinerarie. La misura, stimata in circa 40 milioni tra il 2026 e il 2035, sarà finanziata tramite una riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Acceso anche il dibattito sull’emendamento che obbligherebbe i lavoratori dei trasporti a comunicare con sette giorni di anticipo, in forma scritta e irrevocabile, l’intenzione di aderire a uno sciopero. Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono il ritiro immediato della proposta, giudicandola una norma che altererebbe il diritto di sciopero garantito dalla Costituzione.

Secondo i sindacati, la disposizione rischierebbe di generare “liste di scioperanti”, favorendo pressioni e possibili discriminazioni e deteriorando ulteriormente le relazioni industriali.