Aurora boreale in Italia: la tempesta solare 'cannibale' accende i cieli di novembre

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Una potente tempesta geomagnetica, classificata come evento di livello G4 (“Severo”), sta colpendo la Terra in queste ore, illuminando i cieli anche sull’Italia. Il fenomeno, che potrebbe proseguire fino a domani, è provocato da una rara combinazione di espulsioni di massa coronale (CME) partite dal Sole nei giorni scorsi e giunte quasi simultaneamente sul nostro pianeta.

Gli esperti la definiscono una CME cannibale: due onde di plasma e campi magnetici che si fondono nello spazio, dando origine a una nube magnetica più potente e complessa del normale. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha confermato che l’attività è legata alla regione solare AR 4274, particolarmente instabile, da cui si sono originate le espulsioni del 9 e 10 novembre.

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Secondo le previsioni, l’indice Kp — che misura la turbolenza magnetica — potrebbe superare il valore di 7, segno di un’intensa attività geomagnetica capace di generare disturbi su ampia scala. Domani è atteso un nuovo episodio di categoria G3, comunque considerato “forte”.

Una Espulsione di Massa Coronale è una gigantesca bolla di plasma contenente miliardi di tonnellate di particelle cariche, che può viaggiare a oltre 3.000 chilometri al secondo. Quando queste particelle impattano il campo magnetico terrestre, possono causare correnti elettriche anomale e interferenze nei sistemi tecnologici.

Tra i rischi più rilevanti segnalati dal NOAA:- disturbi ai satelliti e ai sistemi di comunicazione;- interferenze sulle onde radio ad alta frequenza;- deviazioni nei segnali GPS e nei sistemi di navigazione;- possibili effetti sulle reti elettriche in zone sensibili.

Oltre agli effetti tecnici, la tempesta sta offrendo un spettacolo naturale straordinario. L’aurora boreale è stata avvistata in numerose regioni italiane — dalle Alpi alle Dolomiti, fino alla Sardegna — con sfumature di rosa, viola e fucsia che hanno colorato il cielo notturno. Le immagini, diffuse rapidamente sui social, testimoniano un fenomeno raro alle nostre latitudini.

Le prossime ore potrebbero riservare nuove occasioni di osservazione, soprattutto tra le 21:00 e l’1:00, nelle zone rurali e lontane dall’inquinamento luminoso. Le probabilità di visibilità restano elevate, anche se non uniformi in tutto il Paese.

L’evento si inserisce nel contesto del massimo solare, il periodo di maggiore attività del Sole nel ciclo iniziato nel 2019. Il 2025 sta già registrando diverse tempeste solari di rilievo, ma questa si annuncia come una delle più spettacolari degli ultimi anni.