Stop allo spoofing sui cellulari dal 19 novembre: stretta contro il telemarketing molesto
Dal 19 novembre scatterà un nuovo blocco contro il telemarketing molesto. L’Agcom impedirà l’utilizzo di numeri di cellulare falsificati tramite la tecnica dello spoofing, ovvero quella tecnologia che consente di alterare l’informazione legata all’identità del chiamante (Cli). Grazie a questo stratagemma, molti call center generano numerazioni identiche a quelle dei cellulari italiani, inducendo migliaia di persone a rispondere a telefonate indesiderate, spesso registrate o generate da sistemi di intelligenza artificiale.
Questo nuovo divieto segue il blocco introdotto il 19 agosto, che aveva riguardato le numerazioni fisse fasulle. I primi dati pubblicati l’11 settembre avevano già mostrato un impatto significativo: circa 43 milioni di chiamate filtrate in meno di un mese, pari a una media di 1,3 milioni di tentativi al giorno. Una quantità che l’Autorità aveva definito “considerevole”, corrispondente a circa il 5,47% del traffico telefonico ricevuto nel periodo analizzato.
Leggi anche Telemarketing, stop ai numeri fasulli: da oggi scatta il blocco alle chiamate moleste
Prima del primo intervento, il tasso di spoofing aveva raggiunto picchi vicini al 60%. Dopo la restrizione sulle numerazioni fisse, l’Agcom aveva previsto uno spostamento delle chiamate sospette verso numeri mobili italiani o verso numerazioni internazionali, scenario che di fatto si è verificato.
Con lo stop del 19 novembre anche l’utilizzo di numeri di cellulare contraffatti diventerà quindi vietato, segnando una nuova fase nella lotta alle chiamate indesiderate e rafforzando il sistema di tutela per utenti e consumatori.