Ucraina-Russia: Zelensky smentisce accordo su un piano di pace comune
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha smentito l’esistenza di un presunto piano di pace in 12 punti già concordato tra Kiev e Mosca per porre fine al conflitto. Durante un incontro con i giornalisti, citato da Ukrinform, Zelensky ha affermato che, sebbene in Europa siano circolate diverse proposte e riflessioni su possibili soluzioni diplomatiche, «io come presidente non ho visto alcun piano definito».
Zelensky ha sottolineato come sia «strano» parlare di Mosca a un tavolo negoziale in questa fase, spiegando che attualmente «nessun leader europeo né il presidente degli Stati Uniti può costringere la Russia a sedersi alle trattative». Ha precisato che sono in corso consultazioni, ma «non esiste ancora un quadro chiaro o condiviso».
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Il presidente ucraino ha inoltre riferito di aver avuto una conversazione positiva con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in vista della pubblicazione della relazione annuale del Pacchetto Allargamento 2025. Zelensky ha dichiarato che ci sono «solide basi per aspettarsi un esito favorevole» nel percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
Durante il colloquio, è stato affrontato anche il tema del sostegno energetico. Von der Leyen avrebbe confermato il coordinamento con istituzioni e Paesi partner, oltre all’allocazione di nuovi fondi destinati al potenziamento del sistema energetico ucraino. «I contributi potrebbero essere significativi e continueremo a lavorare per aumentarli», ha puntualizzato Zelensky, aggiungendo che le rispettive squadre avvieranno già in settimana l’attuazione degli accordi raggiunti.
Nel frattempo, il presidente finlandese Alexander Stubb ha suggerito la possibilità di un incontro tra i leader di Ucraina, Russia e Stati Uniti durante il vertice del G20 previsto a Johannesburg a fine novembre. Il Cremlino aveva indicato in precedenza che Vladimir Putin non avrebbe partecipato, mentre anche Donald Trump aveva fatto sapere di non essere presente, delegando la rappresentanza statunitense al vicepresidente J.D. Vance.
Stubb ha affermato che gli sforzi diplomatici per mettere fine alla guerra proseguono lontano dai riflettori e ha riferito di colloqui recenti con i leader di Kazakistan e Uzbekistan, che incontreranno Trump il 6 novembre prima di recarsi a Mosca. Secondo il presidente finlandese, i Paesi dell’Asia centrale potrebbero «agire come intermediari tra la Casa Bianca e il Cremlino».
Stubb ha aggiunto che, se gli sviluppi delle prossime settimane saranno favorevoli, «un possibile luogo di incontro tra Putin e Zelensky potrebbe essere proprio il vertice del G20 a Johannesburg».