Caso Garlasco, udienza al Riesame: focus sui sequestri a Venditti e Mazza

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Si è aperta davanti al Tribunale del Riesame di Brescia l’udienza riguardante l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e il pm Pietro Paolo Mazza, oggi in servizio alla Procura di Milano. Entrambi sono indagati per peculato e corruzione nell’ambito di un filone dell’inchiesta “Clean”. In aula era presente Venditti.

Nei giorni scorsi, i due magistrati sono stati oggetto di perquisizioni e sequestri di materiale informatico: cellulari, computer, hard disk e documenti. Sono stati i loro difensori, l’avvocato Domenico Aiello per Venditti e Massimo Dinoia per Mazza, a contestare il provvedimento ritenendolo «troppo generico» e a presentare ricorso.

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Secondo la Procura di Brescia, gli indagati avrebbero ottenuto benefici personali — tra cui pranzi in un ristorante, la vendita agevolata di autovetture e lavori gratuiti di manutenzione — in cambio dell’assegnazione “quasi esclusiva” dei servizi di intercettazione alla società Esitel e del noleggio di auto alla società Cr Service, anche per utilizzi non connessi alle attività investigative. È quanto emerge dal provvedimento firmato dalla pm Claudia Moregola. Ha invece rinunciato al Riesame l’imprenditore Cristiano D’Arena, titolare di Esitel.

La decisione dei giudici è attesa nei prossimi giorni. Se il decreto dovesse essere annullato, Venditti potrebbe riottenere i dispositivi sequestrati. Per l’ex magistrato si tratta di un nuovo capitolo dopo il sequestro eseguito lo scorso 26 settembre nell’ambito del delitto di Garlasco, dove è indagato con l’accusa di aver favorito nel 2017 la richiesta di archiviazione per Andrea Sempio, in cambio – secondo l’ipotesi della Procura – di una somma tra 20 e 30 mila euro. Sempio è tornato indagato per l’omicidio di Chiara Poggi.

Venditti attende inoltre una nuova udienza al Riesame, dopo che una precedente decisione aveva disposto la restituzione di undici dispositivi informatici sequestrati. A seguito di tale ordinanza, la Procura ha emesso un nuovo decreto di sequestro e, in parallelo, ha disposto la nomina di un consulente tecnico per la copia integrale dei materiali digitali.

L’attività, ritenuta irripetibile, è stata fissata a Pinerolo (Torino), ma ha incontrato l’opposizione della difesa di Venditti. Il legale Aiello ha infatti depositato ricorso chiedendo l’intervento di un giudice prima dell’avvio delle operazioni di acquisizione.